L’ospite inatteso, #06 – Andrea Capaldi, Mare Culturale Urbano
Parlare di Milano per me significa parlare della mia vita. Il miraggio di questa città mi ha accompagnato in ogni tappa della crescita, ogni volta con un fascino diverso:
a due anni venivo a trovare gli zii e rimanevo attaccato alle finestre per ore a veder passare i tram lunghi, che così lunghi a Napoli non ce n’erano; verso i 10, 12 anni Milano era i negozi di dischi a 4 piani in piazza Duomo e un cugino musicista che mi raccontava dei Depeche Mode; a 16, 18 anni il periodo più “buio”, folgorato dal mondo della televisione e della moda (mi imbucavo all’Hollywood, facendo finta di essere americano, gli americani chissà perchè non pagavano), per fortuna è passato presto…; a 18 anni finalmente mi stabilisco qui per studiare economia aziendale alla Bocconi e la città mi si apre davanti in tutta la sua bellezza, accogliente e generosa.
Qui il primo vero amore, che inizia e inspiegabilmente finisce (ma non doveva essere per sempre?); qui la folgorazione del teatro e la decisione di non finire l’università per seguire l’istinto, la passione; qui la delusione di non essere stato preso da Ronconi al Piccolo, con successiva “fuga” a Roma all’Accademia (ma poi tornavo qui ogni domenica a seguire le sue lezioni da uditore); qui la grande soddisfazione di debuttare con il primo spettacolo proprio con il Maestro…
Ne potrei raccontare moltissimi altri di aneddoti, di cerchi che qui a Milano si sono aperti e richiusi, in modo stupefacente. Da Milano non me ne sono mai davvero andato, anche quando ho viaggiato in Italia e in Europa per seguire il teatro… Milano mi ha sempre tenuto legato a sé, finché non è diventata la mia casa, quella che ho scelto per mettere radici. E così Milano per me ora è il mare. Sì, il mare, un sogno che sto realizzando in zona 7, a pochi passi dello stadio San Siro (luogo che frequentavo unicamente per i concerti di Jovanotti o del Boss), un sogno condiviso con altri, un’idea che ora non è più solo sognata ma che sta prendendo vita, ogni giorno di più, e che trova qui e solo qui la sua ragione d’essere. Intorno al progetto di mare culturale urbano si è raccolta una squadra di lavoro appassionata, che viene da molti parti d’Italia (eterogeneità tipicamente milanese), di cui sono molto orgoglioso e senza la quale non sarebbe possibile niente di quello che sta nascendo. Insieme stiamo costruendo, letteralmente, un nuovo centro di produzione artistica, un mare ideale che per noi significa cultura, arte, progetti sociali, bellezza; significa immaginare con le persone che vivono intorno a noi degli spazi e delle attività nuove, che favoriscano lo sviluppo, che portino benessere, che nutrano le vite di tutti. Abbiamo scelto un nome che per Milano è davvero immaginifico ma che è anche molto concreto, che evoca movimento, fluidità, rigenerazione, contaminazione. Mare è un progetto che credo avrebbe potuto prendere vita solo a Milano. Pur vedendone i difetti (ma chi non ne ha…) ed essendo consapevole della sua crudeltà (il risvolto della medaglia c’è sempre…), amo profondamente questa città, la sua vitalità, la sua libertà; amo la possibilità che dà alle idee di diventare realtà, se sostenute con forza e passione. Non succede spesso, ma succede a Milano; qui si attivano dei meccanismi virtuosi che rendono possibile realizzare i propri sogni o almeno di poter dire: ci ho provato, davvero. Concludo il mio racconto su Milano ringraziando con tutto il cuore i “fratelli maggiori” (miei e di mare) incontrati qui, che con la loro esperienza sono diventati preziosi compagni di viaggio, nella soddisfazione, nell’impegno (sono le due di notte e ancora non ho spento il computer… Milano è anche questo!).
Andrea Capaldi – Mare Culturale Urbano
L’Ospite Inatteso
Rubrica SocioCulturalUrbana
Prima edizione 2016
Nuovi episodi da gennaio 2025
Uno spazio di lettura e riflessione su Milano
A otto anni di distanza riproponiamo una collezione di scritti raccolti tra amici, artisti, giornalisti, esponenti della cultura e della vita artistica che hanno in Milano un importante punto di riferimento.
Gli articoli offrono suggestioni, spunti e opinioni su come sta cambiando non solo Milano ma anche tutto il Mondo culturale che le gira attorno.